Nonostante l’irresistibile attrazione della Chiesa Madre restaurata che si inaugurava nelle stesse ore, uno scelto ed affezionato pubblico si è riunito presso il Centro Polifunzionale della Biblioteca Civica di Lentini sabato 15 aprile alle sette, per un altro degli eventi della rassegna Venti di Primavera.

Un libro, un film.
L’occasione per riflettere sulle interazioni tra le diverse forme che un messaggio culturale può prendere.

Ieri sera abbiamo affrontato A Ciascuno Il Suo, scritto da Leonardo Sciascia, diretto da Elio Petri.

La Sicilia degli anni Sessanta, la sua congenita mafiosità, l’irrilevanza della passione civile e della lucida intelligenza di fronte alla sistematica violenza organizzata.

È stata l’occasione per fare qualche riflessione sul romanzo e sullo scrittore Sciascia, sulla sua prosa asciutta, sul suo rigore illuminista
È stata l’occasione per fare qualche riflessione sul film e sul regista, Elio Petri, sulla sua maniera di fare cinema. Sugli attori, Gian Maria Volontè su tutti, perfetta incarnazione della appassionata intelligenza civile comune a Petri e a Sciascia.

È stata l’occasione per riflettere su quello che si è evoluto in questi sessant’anni e, soprattutto, su quello che è rimasto uguale.

È stata l’occasione per riflettere sulla figura di Giovanni Falcone, inevitabilmente collegata alle tematiche della borghesia mafiosa, e che a Lentini è sempre piacevolmente ricordata.
Sciascia, Falcone, Volontè, un tripudio di straordinaria e lucida intelligenza e passione civile.

