Una giornata intera di festa con al centro i libri e la lettura. A Lentini il 26 maggio si è tenuto il 1° Festival Leontino del Libro.
La Biblioteca “Riccardo da Lentini”, il suo cortile e il suo centro polifunzionale sono stati animati da numerose iniziative.

Alle sette della sera, insegnanti, bambini, e altri interessati spettatori si sono raccolti per assistere alla gustosa conversazione di Gingolph con le scrittrici AnnaMaria Piccione e Anna Martano che hanno incrociato le loro penne per realizzare il volume La vera storia di Bafè e Bafigghia, una rilettura della arcinota filastrocca con corredo di ricette al profumo di fiaba.

L’assessore alla Cultura, Cristina Stuto, e il Sindaco, Rosario Lo Faro, hanno aperto e chiuso l’incontro con il loro saluto.


Per rammentare a tutti la filastrocca e i suoi passaggi l’incontro è stato aperto dalla proiezione della versione, ostinatamente progressive, della Compagnia di Encelado Superbo, con la voce cuntante del Maestro Cardello.

In poco più di un’ora si è dipanato un viaggio tra le tante notizie storiche, tradizioni, riferimenti mitologici, curiosità di cui è pieno questo racconto. La vasta cultura delle due scrittrici ha consentito di intrecciare storia e tradizione in moltissimi campi e offrire suggestioni e ricordi ai tanti intervenuti.

Tante ricette della tradizione plurisecolare della nostra gastronomia, adattate alla possibilità di una preparazione diretta dei bambini e dei ragazzi insieme ai genitori, sono state raccontate, illustrate, sognate.
Su tutte la ormai mitica Frittata di Finocchietto selvatico. Frutto di interpolazione di diverse ricette che Anna ha voluto regalare ad Annamaria.

È stata l’occasione per illustrare le portentose funzioni farmacologiche di prezzemolo e della menta. Di studiarne le origini, la loro primigenia funzione funeraria. Di ricordare il limone e il miele, insostituibili presenze in ogni casa siciliana, per alimento e cura.

Si sono evocati i tanti biscotti patrimonio culturale dell’isola. In particolare alcune ciambelline di frolla del messinese, il cui retroaroma di chiodo di garofano ha aleggiato tra i partecipanti tra memoria e sogno.

Abbiamo appreso della diaspora dei Monsù dalla Francia ghigliottinata alle Due Sicilie avide di appariscente eleganza anche in cucina.
Abbiamo affettuosamente ricordato le zie signorine come la zia Maggetta.

Ma soprattutto seguendo fino alla fine le vicende della principessa Caterina, Bafigghia, abbiamo accompagnato Annamaria Piccione nella sua riconversione della filastrocca, da emblema dell’arroganza sorda del potere – il Re Bafè che si rimangia la promessa del bando – a manifesto dell’indipendenza femminile che ripristina la giustizia e contemporaneamente asseconda felicemente sentimenti e aspirazioni.

Con un simpatico, in duplice serialità, firma copie abbiamo lasciato ai giovani musicisti che aspettavano nel cortile il compito di chiudere in armonia e musica una giornata che Lentini non dimenticherà facilmente.







Mai a Lentini si era arrivato a tanto.
Un grazie va a Pippo Cardello a tutto il suo staff e all’Amministrazione Comunale che ha creduto e permesso questa stupenda iniziativa.
La CULTURA a Lentini sta cavalcando e correndo alla grande. Ma quello che ha emozionato di più e che oltre agli adulti sono stati coinvolti i bambini con iniziative dai più piccoli ai più grandi, facendo anche scoprire la nostra Biblioteca Comunale che li invoglia a leggere. Mi scuso se ho dimenticato qualcuno, ma sono state tante le iniziative fatte il 26 Maggio che ti lasciano a bocca aperta.
Un grazie a tutti, siete stati grandi
Salvatore
Grazie!
L’energia e la creatività di Pippo Cardello sono scoppiettanti.
Il Comune e tutti noi fatichiamo a stargli dietro. Meglio così.
L’automobile della cultura a Lentini è a trazione Cardello. Accomodiamoci nei posti per i passeggeri e facciamoci trasportare.
Veramente mi sono costretto a rincorrere Gingolph…
Caro Turiddu, sono le cose che amiamo fare e la strada ci viene in discesa…