Furono giorni di rinegoziazione continua, di accordi sempre a un livello più basso, con perdite più che profitti.
Pensai di ricostruire la colonna sonora di quei giorni felici tra box e cucina che non a caso aprono il mio libro.
Sforzando la mia memoria visiva e sonora accumulavo canzoni in una playlist.
Volevo che i tuoi ultimi giorni ritornassero come il giro di un valzer a quei miei primi giorni.
Un anello, un doppio anello un po’ allungato, un infinito.
Ma le rinegoziazioni precipitarono e si ruppe ogni trattativa
Restammo io di qua e tu di là, senza giorni felici
Non arrivai a completare la playlist, non la ascoltasti mai
Tredici anni dopo scelgo una di quelle canzoni, una su cui abbiamo ballato, mentre mi tenevi in braccio, di cui abbiamo riso insieme nei lunghi anni seguenti.
Ora mentre la trascrivo te la canto un po’, goffamente, sbilencamente, tra il sorriso dell’imbarazzo e la lacrima dell’assenza
Pascalino tu
Pascalino tu
Pascalino tu
...
Pascalino tu
Pascalino tu
Pascalino tu
Non posso restare
Ancora un minuto
Accanto a te
Anche se il mio amor
Sai è solo per te
Muoio se non ci sei
Ma devo prendere il treno
Che mi porterà lontano
Tanto lontano
Da te
...
Non posso restare
Ancora un minuto
Accanto a te
Mi dispiace amor
Ma non posso restar
Muoio se non ci sei
Ma devo prendere il treno
Che mi porterà lontano
E vuoi sapere
Perché
Se stasera non sarò
Tornato a casa
Ci sarà qualcuno che non dormirà
E son
FIGLIO
UNICO
La mia casa è vuota
Senza te
*Io non posso restare*
Non posso restare
Ancora un minuto
Accanto a te
Mi dispiace amor
Ma non posso restar
Muoio se non ci sei
Ma devo prendere il treno
Che mi porterà lontano
E vuoi sapere
Perché
Se stasera non sarò
Tornato a casa
Ci sarà qualcuno che non dormirà
E son
FIGLIO
UNICO
La mia casa è tanto vuota
SON
FIGLIO
UNICO
La mia casa è tanto vuota
...
Pascalino tu
Pascalino tu
Pascalino tu
...
Pascalino tu
Pascalino tu
Pascalino tu