Lo zaino del libraio della Libreria Diana era completamente vuoto quando è sceso dalla Terrazza Killichè, alla fine dell’incontro con Ilia Moncada, ieri sera.

Tutte le copie del romanzo Sto Mentendo che aveva portato, sono state acquistate dai lettori. Sono state acquistate anche tutte le copie che aveva portato del precedente, Il Canto Della Falena, Premio Tedeschi.

Maria Elisa Aloisi ha incantato tutti con la sua simpatia, con la sua capacità di raccontare e raccontarsi, con le storie di Emilia Moncada, detta Ilia, la penalista catanese a cui ci siamo affezionati leggendo i suoi libri.

Gli attenti ospiti della terrazza hanno seguito la conversazione con particolare interesse.
Il saluto dei padroni di casa, caldo e affettuoso come sempre, ha aperto la serata.

Elisa Aloisi ha raccontato il personaggio di Ilia con dovizia di particolari, ricostruendone la storia e il profilo.

Ha fatto rivivere a tutti l’emozionante vicenda del Premio Tedeschi del 2021, stregando definitivamente il pubblico.

Simone Giallongo ha magistralmente dato prova della narrativa di Elisa, leggendo una divertente e intrigante pagina del romanzo.
L’intervento magistrale del dott. Andrea Migneco, giudice del Tribunale di Siracusa, ha sezionato i tre piani possibili di lettura di questo romanzo:

Da lettore che si appassiona alla trama e ai personaggi;
Da avvocato e operatore del diritto che si identifica e riconosce l’habitat della sua vita professionale aggiungendo gusto alla lettura;
Da giudice che tra le righe del romanzo ritrova il personale Dramma del giudizio, come lo ha definito Alessio Del Giudice, la difficoltà di districarsi tra verità e menzogna, nella tensione sempre diretta ad avvicinare il più possibile la verità processuale alla verità storica.
Questo ultimo piano di lettura ha consentito al dott. Migneco di sottolineare la qualità profonda delle pagine di Elisa Aloisi nel trattare il tema del dilemma del giudice, della inestricabile trama che avviluppa e confonde verità e menzogna. Menzogna, non necessariamente consapevole, che rende estremamente delicata la valutazione di ogni testimonianza, che provoca il giudice a uno sforzo sempre più difficile, teso al raggiungimento del convincimento oltre ogni ragionevole dubbio, che la legge pretende.

Elisa Aloisi ha descritto il suo grande amore per Catania e i catanesi, protagonisti comprimari delle avventure dei suoi libri. Ha descritto Catania come città dei quattro elementi, fuoco, terra, aria e acqua, che ha voluto valorizzare nelle sue pagine raccontando del vulcano, della cenere, dei misteriosi fenomeni meteorologici della lupa e del Cappello della Contessa, e del mare che la bagna.

È stata anche l’occasione per raccontare del mito di Gammazita, la giovane fanciulla, suicida per onore, divenuta mitologica protettrice della città, e del suo Pozzo (in copertina del romanzo) scomparso e riapparso varie volte nella storia della città, fino alla attuale paradossale situazione di soggettiva “privatizzazione” del luogo storico a opera di alcuni condomini della zona che lo hanno protetto con un invalicabile cancello.

Elisa Aloisi si è sbilanciata promettendo ai lettori nuove avventure di Ilia (una è già pronta e vedrà Ilia in vacanza), nuove proposte di gialli per ragazzi trascinate dal grande successo de I Misteri di Villa Polifemo, e anche nuove avventura per la nuova investigatrice cosy, Ossidiana, anticipata dal racconto che fa parte dell’antologia E Cosy Sia, anch’essa di enorme successo editoriale.
Circondata dalla bellezza, godendo del rinfresco offerto dagli splendidi padroni di casa, Cochita e Pucci, conversando e firmando le tante copie dei lettori, ormai conquistati, Elisa Aloisi ha salutato Siracusa.

È stato un pomeriggio piacevole e avvincente sia per la trama del romanzo eloquentemente descritta dall’ autrice e sia per gli stimolanti punti di svolta accuratamente dibattuti dal presentatore sulla psicologia investigativa e scientifica!
Suspense all’impasse per pronta lettura degli interessati 😄